Giro d’Italia 2020, lo sfogo di Luca Scinto: “Perché al Tour erano tutti zitti? Non hanno rispetto del Giro né del ciclismo”

Luca Scinto contro chi attacca il Giro d’Italia 2020. Una vera mancanza di rispetto, secondo il direttore sportivo della Vini Zabù Brado KTM, la richiesta di anticipare la conclusione della Corsa Rosa, così come la scelta di una squadra di lasciare anzitempo questo #Giro103. Non sono probabilmente piaciute neanche alcune dichiarazioni da parte di corridori in questi ultimi giorni, con il vulcanico diesse che sottolinea quanto in un momento così delicato bisognerebbe cercare di andare tutti nella stessa direzione, come fatto al Tour de France, che si è svolto il mese scorso con la piena collaborazione dei team.

Il problema è che non hanno rispetto né del Giro d’Italia né del ciclismo – spiega Scinto – Siamo in un momento delicato della vita, bisogna combattere il Covid e il virus con tutte le armi possibili e andare avanti anche nel 2021. Come mai queste squadre non hanno fatto confusione al Tour de France, quando c’erano dai 20 ai 26 mila positivi al giorno, dove sono stati trovati anche dei positivi in corsa? Vengono al Giro d’Italia e fanno casino. Se fossi in loro mi vergognerei: bisogna avere rispetto del Giro, degli sponsor e delle squadre che vogliono arrivare a Milano. Il problema è serio, ma bisogna combatterlo, altrimenti non si corre più. Non si corre quest’anno, ma neanche il prossimo anno. Se non si finisce il Giro si trovano i soldi per correre nel 2021?”

Un concetto che ribadisce con fermezza, sottolineando la differenza di comportamento rispetto a quanto emerso durante la Grande Boucle: “Che interesse hanno queste squadre a scrivere queste cose? Io non mi vergogno e mi espongo in prima persona, anche se sono una piccola squadra, ma questa gente si dovrebbe vergognare a fare queste cose qua. Siamo in un momento delicato, il virus va combattuto, ci sta che trovino me o un mio corridore, ma bisogna avere rispetto al Giro d’Italia. Chi ha scritto all’UCI se ne vada dal Giro a testa bassa! Si deve vergognare. Bisogna convivere con il virus. Bisogna arrivare a Milano per gli sponsor, per il Giro d’Italia, per gli sforzi che ha fatto RCS. Mi fa rabbia che al Tour de France sono stati tutti zitti, mentre qui si sono permessi di lasciare la corsa. Si dovrebbero vergognare e bisognerebbe cambiare regolamento e non invitarle neanche al Giro il prossimo anno“.

 

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